Eccomi finalmente ad Oslo. Sulla strada per Göteborg, in volo da Nizza, mi sono trovata catapultata in una fresca primavera invernale.
Da tempo volevo visitare la capitale della Norvegia, curiosa e attratta dall'Urlo di Munch e dal meraviglioso Museo che fa da scrigno a questa iconica opera d'arte.
Oslo è una città moderna immersa nella natura, una meta perfetta per un lungo fine settimana.
Una città ordinata e molto vivace con un clima talmente mutevole che sorprende ad ogni ora.
Di seguito vi lascio un po’ dei miei passi qua e là.
Sapete che Oslo fino al 1925 veniva chiamata Kristiania?
La capitale della Norvegia, posta nella baia più profonda del fiordo omonimo, deve oggi il suo nome all’insieme di foce OS e del piccolo fiume LO.
L’architettura è innovativa e i musei sono imperdibili. La natura meravigliosa che fa da cornice rende questa città un luogo tutto da vivere.
Un urlo di disperazione che avvolge ogni cosa. Chi lo ascolta? Pochi in realtà. Siamo tutti così presi dal quotidiano e l’arte ci mette di fronte alla immensità di un gesto.
Esistono tre diverse versioni dell'iconico Urlo di Munch che si trova nell'omonimo Museo che contiene le opere più significative del pittore norvegese.
L'urlo [The scream in inglese - SKRIK in norvegese] è stato disegnato con pastelli su carta per la prima volta in diverse copie nel 1893 proprio per rappresentare la disperazione di fine secolo, la fragilità dell'essere umano e delle sue opere.
Seguirono nel 1895 le trenta litografie in bianco e nero ad immediata dimostrazione dell'incredibile successo dell'opera non solo in Norvegia.
Per ultima venne dipinta la versione in tempera su pannello, forse eseguita nel 1910.
Ma Munch non è solo l'urlo. Ci sono opere grandiose per dimensione ed intensità al Museo Munch e quindi il mio consiglio è quello di dedicarci un'intera giornata.
L'urlo, le altre opere di Munch, la struttura dell'edificio, le mostre temporanee [io ho visto il mitico Georg Baselitz] e naturalmente una pausa gourmet con vista a 360 gradi dalla sommità dell'edificio rendono indimenticabile l'esperienza qui.
Cosa unisce Munch a Baselitz? Baselitz si è spesso domandato dove fossero le gambe della famosa foto che ritraeva Munch seduto sulla sua poltrona nello studio d'artista...
Il Teatro dell'Opera di Oslo [Operahuset] è un edificio che come è accaduto per l'opera di Munch, è diventato iconico per la città, baricentro e cuore pulsante.
Appoggiato sul fiordo, bianco e luminoso, l'edificio è nato dal progetto di Snøhetta nel 1999 ed è stato realizzato dal 2003 al 2007. Marmo Vetro Legno Acqua.
Vorrei assolutamente vedere un'opera in questo teatro dove, mi dicono che l'acustica sia davvero avvolgente. Dovrò portare un abito da sera per completare la magia dell'esperienza...
La visita al Parco di Vigeland è il mio suggerimento in una giornata di sole.
Questo parco artistico immerso nel verde è dedicato all'esposizione permanente di sculture, bassorilievi e opere in ferro battuto dell'artista norvegese Gustav Vigeland.
Una lunga passeggiata immersi nell’arte del primo dopoguerra e per chi vuole sapere tutto sullo scultore al limitare del parco si trova il Vigeland Museum.
The Salmon è un ristorante specializzato in piatti a base di salmone rigorosamente norvegese; dalla pesca al piatto tutto viene accuratamente narrato all'interno degli spazi del locale.
Il Cafè Skansen è il luogo ideale a tutte le ore e con la tenue luce della sera si crea un'atmosfera che mi ha riportato ai miei amati bistrot parigini.
Il mio prossimo viaggio in Norvegia partirà da Oslo per completare la visita alla città e poi via alla scoperta delle meraviglie naturali di questo paese tra fiordi, ghiacciai, cascate e aurora boreale!
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